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“I GIOVANI DELLE BANDE UMBRE”: UN SUCCESSO CHIAMATO CRESCITA

Grande successo per il concerto tenutosi sabato pomeriggio presso il chiostro del complesso monumentale di San Pietro, a conclusione delle tre giornate di studio svoltesi al Terracomuncia Festival insieme al mastro Marco Somadossi. Oltre un centinaio di giovani musicisti, provenienti da tutte le bande umbre che, in seguito al concerto di sabato, si sono uniti nella creazione di una banda regionale, terza in Italia dopo Reggio Calabria e Friuli Venezia Giulia e prima nel Centro della penisola.
Un importante traguardo, quindi, quello raggiunto ieri grazie al connubio tra Anbima (Associazione Nazionale delle Bande Italiane Musicali Autonome) e Terracomunica, riconosciuto ed apprezzato anche dal segretario nazionale di Anbima, Andrea Romiti , che, durante il suo intervento, ha tenuto a rinnovare la collaborazione con l’associazione Terracomunica nonché ad esprimere la sua volontà a partecipare anche alla prossima edizione.
Ora non manca quindi che attendere il Festival vero e proprio, che si terrà a Gubbio dal 27 al 30 luglio e che tra workshop e laboratori, realizzati anche grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, lancerà un chiaro messaggio alla popolazione: prendere consapevolezza del proprio territorio e delle proprie ricchezze per raccontarlo agli altri, è necessario per crescere.
“Farlo attraverso la musica è stato importante” – afferma il promotore del progetto Terracomunica, Paolo Tosti – “come ha dimostrato il concerto di sabato, ma è possibile farlo attraverso ogni altra forma d’arte: dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al teatro.
Come tutte le arti la musica è un elemento di comunicazione e l’idea del progetto di formazione per giovani bandisti è nata proprio da questa certezza. Parlando in termini più ampi, però, l’idea di Terracomunica è quella di far prendere coscienza ad ogni cittadino di essere comunicatore del proprio territorio.”
D’altronde quando si incontrano altre persone ognuno di noi racconta le origini, le tradizioni o le culture legate al proprio luogo di nascita. Ovviamente più cose si conoscono e più se ne possono raccontare, è per questo che nascono i laboratori. Solo accrescendo le proprie competenze, infatti, si potrà essere in grado di promuovere la propria città e farla conoscere al mondo.
E se è vero che le tradizioni, per essere interiorizzate, vanno trasmesse soprattutto ai più piccoli, dal laboratorio sugli aquiloni a quello sul galateo, senza dimenticare quello sull’immagine o l’aratorio, ogni bambino è invitato ad iscriversi tramite il sito www.terracomunica.com per iniziare un percorso di scoperta ed inevitabile crescita che, grazie al sostegno di varie scuole, potrà continuare poi anche durante il corso dell’anno.

Caterina Panfili – Ufficio stampa Terracomunica