Prima edizione di Terracomunica Festival 2013 dedicata alla fotografia internazionale, occasione d’incontro, momento di svago, luogo di ritrovo con la natura, trampolino per un’ascesi ed un ritorno a sé. Da Gubbio alle bellezze dell’intera alta Umbria; campagna e città, tradizione contadina e modernità, scuola e divertimento.
Workshop che si propongono sono il fiore all’occhiello di Terracomunica. Ma è tutto il contorno a rendere l’evento unico ed inimitabile, come la migliore tradizione italiana insegna. Le giornate trascorse nei campi di grano ed orzo, nelle fattorie e nelle country house; le notti a passeggio nei vicoli delle città medievali o nei faggeti del Parco del Monte Cucco tra grilli e lucciole, feste in piazza o sagre di tagliatelle al sugo d’oca. Quando la giornata è trascorsa, quando questi ritorni al passato ed all’origine sono stati vissuti, ci si ritrova a parlare anche dell’arte della fotografia. Le serate spesso trascorrono così: dopo la cena, che trova insegnanti e studenti fianco a fianco, le confessioni ed i sogni sono i principali protagonisti. Ciò che si è vissuto durante il giorno diventa un’ottima occasione per stare in ‘simpatia’ (siun-patos), aprendo il cuore alle emozioni, proprie e dell’altro. E c’è da credere che l’incontro con le contadine dal viso segnato dal sole, mentre intridono le sfoglie di pasta all’uovo, aspettando il marito dai campi è un momento che resta indelebile nella memoria. Molti i giovani che vengono dalle grandi città di cemento. Molti quelli che se ne vanno con la consapevolezza di aver toccato e conosciuto il loro passato. E tutto questo negli scatti fotografici traspare e fa da padrone. Nell’interpretazione dei ritratti, dei paesaggi, dei monumenti si vedono le impronte che workshop del genere lasciano. I Maestri e le loro professionalità, poi, sensibilizzano ed aprono cuore e mente Si descrive con la macchina fotografica ciò che si è mangiato, bevuto, vissuto e odorato. Si impara, si migliora, si lavora ad un proprio stile comunicativo. A Terracomunica ci si ricorda di amare e di guardare con occhi affascinati ed innamorati il mondo in tutto il suo essere, nelle sue sfumature e nelle sue grandiosità. E quando la mano tocca le pietre dei borghi Umbri sente le vibrazioni di una storia medievale, antica eppur presente.