Lo yoga è una disciplina nata “per aiutare gli individui a realizzare se stessi, alleviare le sofferenze che questi possano sperimentare nella vita e raggiungere uno stato di liberazione. Lo yoga è praticato da giovani e anziani senza discriminazioni di genere, classe o religione. Esso associa posizioni, respirazione controllata, meditazione, recitazione di parole e altre tecniche mirate a beneficiare l’individuo e il suo stato di salute psicofisica.”

Queste sono le parole che l’Unesco, nel dicembre 2016, scriveva riconoscendo l’importanza che lo yoga ha avuto nella società.

A queste parole vorrei aggiungere un mio pensiero, cercando di spiegare perché secondo me lo yoga è così importante per la nostra salute psicofisica e la sostenibilità sociale: grazie al movimento del corpo, posizioni yoga (Āsana), unite alla respirazione (Prānāyāma), riusciamo a raggiungere una profonda connessione con noi stessi, a percepire il corpo ed il respiro, portando la nostra mente concentrata sulla pratica che stiamo facendo e quindi nel momento presente. Questo stato di consapevolezza, attraverso una pratica costante dello yoga, ci porta a una maggior conoscenza di noi stessi grazie a cui possiamo raggiungere un profondo stato di benessere duraturo.

Inoltre, il benessere personale raggiunto con lo yoga non si limita all’individuo, ma si estende alla comunità, promuovendo una maggiore empatia, comprensione e coesione sociale. In questo modo, la pratica dello yoga contribuisce alla sostenibilità sociale, creando un ambiente in cui le persone si sostengono a vicenda e collaborano per un futuro più armonioso, equilibrato e soprattutto in pace.

Tutto ciò è quello che cerco di trasmettere nelle mie lezioni.