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Filippo Poletti a persone al centro del fare di Terracomunica

A “Persone al centro del fare” Filippo Poletti

A “Persone al centro del fare” si presenta il libro sulla ripartenza al lavoro:

Terracomunica presenta “Tempo di Iop” di Filippo Poletti

Il giornalista milanese, esperto in comunicazione aziendale,

ospite a Terracomunica sabato 24 ottobre alle 18: appuntamento alla biblioteca Sperelliana

Per ripartire ai tempi del coronavirus occorre mettere al centro i collaboratori, coinvolgendoli nella vita delle aziende e delle istituzioni.

È “tempo di IoP”, di comunicazione che parli alle persone e delle persone.

È questa la chiave di lettura proposta nel libro sulla ripartenza “Tempo di Iop: Intranet of people” che sarà presentato a Gubbio il 24 ottobre 2020 alle ore 18 presso la sala ex refettorio della biblioteca Sperelliana nell’ambito della edizione 2020 di “Persone al centro del Fare “ evento ideato dal fotografo Paolo Tosti e che da sei anni a Gubbio nei mesi di ottobre grazie all’impegno della associazione Terracomunica e il patrocinio del Comune di Gubbio presenta sempre attraverso la formula dei Talks profesionisti ed esempi di sostenibilità sociale e ambientale.

Il libro “tempo di IoP”: scritto dal giornalista professionista Filippo Poletti e disponibile come ebook su Amazon, è presente in formato cartaceo nelle librerie.

«Il nuovo coronavirus – nota Poletti, Improvvisamente, nel mondo del lavoro, i professionisti si sono trovati da soli, lontani dai colleghi e dalla routine. Per questa ragione occorre ricreare e rafforzare, grazie allatecnologia, quel comune sentire che fa di una realtà lavorativa un organismo coeso».

Pubblicato nel 50esimo anniversario dello Statuto dei lavoratori (20 maggio 1970), il volume propone in 289 pagine e 100 paragrafi, l’utilizzo di diversi strumenti di comunicazione interna efficace come la intranet, l’invio di email, la condivisione di newsletter, un’app aziendale oppure un gruppo chiuso su un social media come Telegram.

Tra le case history proposte nel libro, ripreso da oltre 300 testate nazionali, c’è quella di Confartigianato Bergamo che, appellandosi ai propri associati, ha contribuito alla realizzazione di un ospedale di campo. Porta la firma del presidente Giacinto Giambellini l’sos lanciato il 23 marzo alle ore 16:30 e al quale, nell’arco di un’ora, hanno risposto decine di persone, diventate centinaia, giorno dopo giorno. «In meno di due settimane, grazie anche all’aiuto degli artigiani – spiega il cronista Poletti – è stato possibile realizzare a Bergamo una struttura da 142 posti letto che, entrata in funzione il 7 aprile, ha salvato tante vite umane».

Alla fine di ciascuno dei 10 capitoli è presente un’intervista fatta a imprenditori e docenti. Tra i manager si trova Gianluca Preziosa, direttore generale di Siare Engineering, l’azienda di Crespellano-Valsamoggia in provincia di Bologna incaricata all’inizio del mese di marzo dal premier Giuseppe Conte e dalla Protezione Civile di fabbricare, assieme allo stabilimento FCA di Cento e a quello della Ferrari di Maranello, 2.350 respiratori polmonari, destinati a curare i malati di coronavirus: Siare è un’eccellenza del Made in Italy, una delle 8 fabbriche che nel mondo costruiscono ventilatori elettronici e apparecchiature per la rianimazione. Commoventi le parole del manager Preziosa: «Lo sforzo fisico è stato vissuto con una carica emotiva molto forte. Tutti noi sapevamo dove andavano a finire queste apparecchiature: prima arrivavamo, più vite umane avremmo salvato. Eravamo già una grande famiglia: questa impresa ci ha uniti ulteriormente».

A colloquio di “Tempo di Iop: Intranet of people” c’è anche Francesco Mondora, il fondatore dell’omonima azienda di Berbenno in provincia di Sondrio, tra le prime realtà in Italia a ottenere la certificazione di BCorp e quella di società benefit. «Un’azienda – dice Mondora – dev’essere profittevole e produrre un risultato accettabile per gli investitori, ma deve anche sapere qual è il segno che lascerà nel mondo.

La sostenibilità coinvolge e riguarda tutti coloro che operano in un’impresa: è una scelta personale in base alla quale i dipendenti decidono di lavorare per un’azienda piuttosto che un’altra.

La sostenibilità riguarda i prodotti e i servizi, ma coinvolge anche lo staff interno, portando i dipendenti a ragionare sul know whye a essere soddisfatti di quello che stanno facendo attraverso il loro lavoro».

«Mai come oggi, in un momento di grandissima difficoltà, i nostri sforzi devono essere indirizzati a sviluppare la comunicazione digitale sul posto di lavoro, condividendo le ragioni di ciò facciamo e le sfide da compiere – conclude Poletti, influencer su LinkedIn e promotore del portale Rassegna lavoro –. Lo possiamo fare promuovendo uno storytelling quotidiano focalizzato sull’unità per il bene comune, il dialogo aperto, la formazione per la crescita continua con corsi online aperti a tutti i dipendenti, il benessere o welfare e, infine, la sostenibilità attraverso l’adesione all’economia circolare. Dopo anni in cui il dibattito nel mondo delle telecomunicazioni si è concentrato sull’IoT o Internet of Things è giunto il momento di dedicare la nostra attenzione anche all’IoP o Intranet of People».

NOTA SU FILIPPO POLETTI

Giornalista professionista classe 1970, Filippo Poletti ha scritto per oltre 20 testate giornalistiche come il “Corriere della Sera”, il “Giorno”, “Libero” e “L’Eco di Bergamo”. Già consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti è oggi uno degli influencer su LinkedIn, il social media dedicato ai professionisti. Lavora nell’ambito della comunicazione interna ed esterna.